Call of Duty: Warzone è il battle royale free-to-play che è diventato popolare quanto i giochi principali della serie Call of Duty. Avendo come base l'ultimo Call of Duty: Modern Warfare, Warzone è riuscito a catturare l'attenzione dei fan della serie ma anche di molti altri giocatori, raggiungendo livelli di popolarità senza precedenti. Anche se era già chiaro che le meccaniche battle royale non erano una cattiva aggiunta ai giochi di Call of Duty, come dimostrato dalla modalità Blackout di Call of Duty: Black Ops IV, il lancio di Warzone come gioco standalone free to play ha moltiplicato esponenzialmente il successo del gioco. Naturalmente, Activision ha cercato di sfruttare l'enorme numero di giocatori di Call of Duty: Warzone organizzando eventi speciali in cui si potevano provare per un tempo limitato alcune delle funzionalità incluse nei giochi principali, Modern Warfare prima e Call of Duty: Black Ops - Cold War poi. Tutto ciò ha contribuito a mantenere Call of Duty come una delle più importanti serie di videogiochi sparatutto in prima persona.
Come si può probabilmente immaginare, quando un gioco multiplayer competitivo diventa popolare, è rapidamente seguito dall'apparizione di persone che cercano di trarre un vantaggio sleale nel gioco, e Call of Duty: Warzone non è un'eccezione alla regola. In effetti, la presenza di cheater è stata una preoccupazione crescente per la comunità di Warzone e sembra che Activision stia lavorando duramente per fermarli. In un recente post sul blog, ha confermato che più di 300.000 persone sono state bandite dal lancio di Warzone nel marzo 2020. Un totale di 60.000 account sono stati bannati ieri per casi confermati di utilizzo di software di cheat.
Questa massiccia serie di ban non ha probabilmente messo fine agli imbrogli in Warzone, ma è sicuramente d'aiuto e dimostra che non vogliono che il problema sfugga di mano. L'uso di software di terze parti come hack o aimbot per ottenere risultati migliori in Warzone causa un impatto negativo sull'esperienza di gioco della maggior parte dei giocatori, che potenzialmente potrebbe finire con l'abbandonare il gioco. L'abbiamo già visto accadere in passato e senza dubbio accadrà in futuro, ma almeno è bene sapere che stanno lavorando duramente per evitare che ciò accada a Call of Duty: Warzone.
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