Fin dalla sua uscita, The First Berserker: Khazan si è imposto nel genere Soulslike, un brutale gioco di ruolo d'azione che si ispira all'universo di Dungeon Fighter Online. I giocatori vestono i panni di Khazan, un generale tradito dell'Impero di Pell Los, incastrato per tradimento, torturato e resuscitato dallo spettrale Blade Phantom. Questo pone le basi per un'odissea alimentata dalla vendetta attraverso tundre ghiacciate e fortezze in rovina, mescolando modelli familiari simili a quelli dei Souls con nuovi colpi di scena. Ma cosa offre Khazan rispetto ai suoi simili come Dark Souls, Elden Ring o Sekiro: Shadows Die Twice? Vediamo di analizzarlo.
Il combattimento è il cuore pulsante di Khazan, che offre tre stili di armi distinti: spada/ascia, spadone e lancia, ognuno dei quali dotato di profondi alberi di abilità per la personalizzazione. A differenza del ritmo metodico di Dark Souls o delle build versatili di Elden Ring, Khazan punta su meccaniche aggressive e parate, simili a quelle di Sekiro, premiando il tempismo preciso con contrattacchi devastanti. Laddove Dark Souls enfatizza la resistenza ed Elden Ring esplorazione, Khazan offre un flusso di combo più appariscente, unendo la precisione simile a quella di Souls con l'estro dell'hack-and-slash. I combattimenti con i boss spiccano per il loro design imponente e gli schemi intricati che rivaleggiano con i migliori del genere, anche se la sua struttura lineare e basata sulle missioni - che partono da un hub chiamato Il Crepaccio - contrasta con i mondi tentacolari e interconnessi dei titani di FromSoftware.
Dal punto di vista visivo, The First Berserker: Khazan si ritaglia il suo spazio con uno stile artistico a tinte celesti, che si discosta dalle tavolozze smorzate di Dark Souls o dalla cupezza gotica di Bloodborne. Questo look ispirato agli anime, abbinato a una colonna sonora incalzante, ne amplifica l'intensità cinematografica, rendendo ogni scontro più intenso. Anche la progressione è evidente: il guadagno di Lacrima persiste anche dopo la morte e la modalità Facile attenua la nota spigolosità del genere, concessioni assenti nel design spietato di Sekiro o nella flessibilità opzionale di Elden Ring tramite le evocazioni. Non è un gioco aperto come Elden Ring, ma questa attenzione mantiene l'azione incessante.
Rispetto ai suoi simili, Khazan sacrifica la narrazione ambientale e l'esplorazione per un'esperienza più serrata e incentrata sul combattimento. La sua narrazione, pur essendo valida, non ha la profondità criptica di Dark Souls o Bloodborne. Tuttavia, per i giocatori che desiderano un Souls lucido e aggressivo con un tocco visivo e un leggero cenno all'accessibilità, Khazan brilla. Non è qui per detronizzare i re, ma per offrire un'alternativa feroce e sanguinosa. Offriamo anche i migliori prezzi per The First Berserker: Khazan con il nostro comparatore.